Gli scavi romani di Scoppieto, situati nei pressi della frazione di Scoppieto nel Comune di Baschi (TR), sono un sito archeologico di eccezionale importanza scoperto nel 1995. Ubicato sulla sponda sinistra del Tevere, a circa 420 metri s.l.m., il sito offre una vista panoramica sul fiume ed è immerso nella campagna umbra, in una posizione strategica per il controllo e il trasporto fluviale.
Elementi di Interesse:
Fabbrica di Ceramica Romana:
Produzione di Terra Sigillata: Il sito è noto per la produzione di ceramica da mensa finissima, conosciuta come "terra sigillata". Questa ceramica, caratterizzata dal tipico colore rosso corallino, includeva piatti, tazzine, ciotole e lucerne.
Sigilli dei Ceramisti: La ceramica rinvenuta porta i sigilli dei fratelli Lucius Zosimus e Publius Avilius Zosimus, attivi tra il 14 e il 75 d.C. Questa marcatura attesta la qualità e l'origine dei prodotti.
Fornaci:
Strutture di Cottura: Gli scavi hanno riportato alla luce diverse fornaci utilizzate per la cottura della ceramica, confermando l'importanza dell'area come centro produttivo.
Postazioni di Lavoro e Attrezzi:
Villaggio di Artigiani: Sono state individuate postazioni di lavoro complete di attrezzi, che offrono un'immagine dettagliata della vita quotidiana degli artigiani romani che lavoravano al tornio.
Vasche di Decantazione e Cave di Argilla:
Processi Produttivi: Le vasche di decantazione per l'argilla e le cave locali di alta qualità erano essenziali per la produzione della ceramica. L'argilla, il legname dei boschi circostanti e l'acqua disponibile tramite pozzi erano risorse fondamentali.
Distribuzione e Commercio:
Via Fluviale: La vicinanza al Tevere facilitava il trasporto dei prodotti finiti verso mercati lontani, come Roma, Ostia, e anche città nordafricane come Cartagine e Alessandria d'Egitto.
Reperti e Mostre:
Antiquarium Comunale di Baschi: I materiali rinvenuti, inclusi numerosi frammenti di ceramica firmata e scarti di fabbrica, sono esposti nell'Antiquarium comunale di Baschi, offrendo ai visitatori una visione diretta dei prodotti e delle tecniche di produzione antiche.
Significato Storico e Culturale:
Gli scavi di Scoppieto rappresentano una risorsa unica per comprendere le produzioni ceramiche dell'Italia romana. La presenza di oltre 50 vasai, che firmavano i loro prodotti, testimonia un'attività produttiva intensa e ben organizzata, che durò oltre un secolo, fino ai primi anni del II sec. d.C. Il sito non solo rivela aspetti economici, ma anche sociali, mostrando la vita di una comunità di artigiani.
Inoltre, gli scavi hanno rivelato due periodi di occupazione, con l'area trasformata in quartiere abitativo dopo la cessazione dell'attività produttiva. I reperti più tardi risalgono alla fine del IV sec. d.C., inclusa una moneta di Teodosio I.
Importanza e Supporto:
L'importanza del sito ha attirato il cofinanziamento di enti come la Regione dell'Umbria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, il Comune di Baschi e la Provincia di Terni, che supportano le attività di scavo condotte dal Dipartimento di Scienze Storiche dell'Antichità dell'Università degli Studi di Perugia sotto la direzione della dott.ssa Margherita Bergamini.
Gli scavi continuano, promettendo ulteriori scoperte che arricchiranno la comprensione della produzione ceramica romana e della storia economica dell'Umbria.